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L’ENERGIA VERDE CERTIFICATA È DAVVERO “PULITA”?

Non tutti sanno che per la propria abitazione, o per la propria azienda, è possibile scegliere una fornitura di energia elettrica eco-friendly, la cosiddetta “energia verde”.

Si tratta di energia elettrica derivante da fonti rinnovabili la cui provenienza è garantita dalle Garanzie di Origine (GO): certificati elettronici che attestano la natura rinnovabile di quelle fonti e che sono rilasciati dall’organo indicato dallo stato italiano, il GSE (Gestore dei Servizi Energetici), come da Direttiva 2009/28/CE.

Le GO sono quindi dei titoli che qualificano i produttori e gli utilizzatori di energia verde (i primi sono gli impianti con attestazione IGO, mentre i secondi sono coloro che acquistano l’energia) e hanno lo scopo di creare un sistema volontario di mercato per incentivare la produzione energetica da fonti rinnovabili.

In Italia l’energia verde è possibile richiederla dal 2013 ma, seppur la sua offerta è in crescita, di fatto è ancora poco conosciuta.

 

COS’E’, COME SCEGLIERLA E QUALI VANTAGGI HA

Decidere di adottare una fornitura elettrica green è davvero facile: basta richiederla al proprio fornitore. Non è necessario alcun intervento sul contatore o sull’impianto elettrico e non si deve corrispondere nessun costo di attivazione. La qualità dell’energia rimane la stessa, perché di fatto la materia prima non cambia (l’elettricità non si può dividere a seconda della provenienza, infatti in rete è mescolata tutta insieme). Ciò che cambia è la scelta di consumo che il cliente decide di adottare, ossia acquistare energia che ha un’origine molto diversa: non deriva da fonti fossili inquinanti (come il petrolio, il metano o il carbone) ma da fonti rinnovabili(ad esempio il sole, il vento o il calore della terra). Il costo in bolletta, in genere, non varia di molto; potrebbe esserci un sovrapprezzo ma in alcuni casi è addirittura più economica, dipende dal fornitore scelto e dall’offerta attivata.

Fermo restando che la soluzione più ecosostenibile resta quella di efficientare le abitazioni, installare impianti rinnovabili e autoprodursi direttamente l’energia, adottare una fornitura elettrica di questo tipo può certamente essere un’opzione per tutti coloro che non possono realizzare questi interventi e che vogliono, attraverso la scelta del fornitore, dare un contributo alla salvaguardia ambientale.

Gli impianti da cui proviene l’energia verde possono essere dunque eolici, fotovoltaici, idroelettrici, geotermici o altre produzioni da fonti rinnovabili.

Attenzione però, non tutta l’energia verde può considerarsi effettivamente green . A differenza di altri paesi, in cui alcune fonti sono escluse perché non sono ritenute ecosostenibili, in Italia possono rientrare legittimamente sotto l’opzione di energia verde (e dunque essere ammesse dal GSE e tracciate tramite GO) anche alcune fonti energetiche che per loro natura non possono considerarsi realmente “pulite” a causa dell’impatto negativo che hanno sull’ambiente.

Chiari esempi di fonti energetiche non-ecofriendly ammesse, che di fatto vanno a costituire il “lato oscuro” dell’energia verde italiana,sono fra le altre il nucleare, la combustione di rifiuti e la combustione di alcuni bioliquidi (es. l’olio di palma, la cui coltivazione, come ormai largamente documentato, ha un impatto ambientale devastante, sia a causa della deforestazione che produce – e del conseguente aumento di CO2 e cambiamenti climatici – sia per la distruzione degli habitat naturali).

Come fare allora per essere sicuri di scegliere una fornitura di energia verde che sia davvero ecosostenibile e proveniente da fonti rinnovabili realmente pulite e non dannose per l’ambiente?

Innanzitutto, è importante non fidarsi soltanto di ciò che viene pubblicizzato. Il consiglio è quello di andare subito a verificare il mix energetico (o fuel-mix ) riportato in bolletta e nel sito dell’azienda, che indica la tipologia e la quantità di fonti utilizzate dall’azienda stessa.

Si possono poi richiedere maggiori informazioni direttamente al fornitore, in modo da capire che politiche attua al riguardo e, cosa più importante di tutte, farsi rilasciare annualmente il titolo GO che il GSE invia al fornitore di energia per ogni MWh di energia verde “annullata”(che in gergo significa “acquistata” dal fornitore stesso per essere poi rivenduta al cliente finale). Si dice “annullata” perché si vanno ad annullare le quote di energia verde ancora disponibili all’interno del mercato energetico. Una volta annullate vengono rimosse dal sistema e non potranno così essere acquistate e vendute un’altra volta. Questa azione serve proprio per tracciare le quote di mercato relative all’energia verde, facendo corrispondere quanto dichiarato dal fornitore con ciò che è realmente fornito al cliente finale. In poche parole, serve per evitare che un fornitore dichiari di vendere energia verde quando in realtà verde non è.

Sui titoli GO sono riportati i MWh consumati, la tecnologia utilizzata (da cui si può vedere se la fonte è effettivamente “pulita”) e, su richiesta del cliente, il proprio nome o la propria ragione sociale e il POD (l’indirizzo a cui è associata la fornitura di energia). Questi ultimi non sono obbligatori ma – se il cliente lo richiede – il fornitore potrà rendersi disponibile e fornirli al GSE, che li apporrà sul certificato in modo da far diventare ancora più trasparente questo passaggio.

Oltre al titolo GO, i fornitori di energia possono rilasciare anche altri strumenti come attestati, vetrofanie e marchi di certificazione che indicano l’utilizzo di energia verde. Questi sono molto utili per dare la possibilità – alle aziende che hanno scelto una fornitura di energia verde – di comunicare la propria scelta green e distinguersi da chi ancora non l’ha adottata. È da tenere presente che l’attestazione ufficiale resta comunque il titolo GO.

Per approfondire questo argomento, è possibile visitare la pagina del GSE dedicata alle GO al seguente link: https://www.gse.it/servizi-per-te/fonti-rinnovabili/garanzia-dorigine

In sintesi, nonostante l’energia verde abbia ancora qualche “punto debole”, richiederla rappresenta una scelta di consumo ben precisa e un chiaro messaggio a favore dell’energia rinnovabile,a discapito di quella fossile altamente superata e dannosa sia per noi che per l’ambiente.

Alcuni diritti riservati.

Fonte: La Stampa | TuttoGreen

 

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